"Incontro / Dibattito" - On. Linda Lanzillota

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Descrizione

"Il modello francese è quello che preferisco personalmente, ma non è importante quale sceglieremo. La cosa fondamentale è non inventarsi nulla ma adottarne uno rodato e che funzioni, per garantire in futuro governi e maggioranze stabili": lo ha detto il ministro degli Affari Regionali e Autonomie Locali Linda Lanzillotta, incontrando a Londra i soci del Business Club Italia, a proposito della riforma della legge elettorale in Italia.

Il ministro ha aggiunto che anche i modelli in vigore in Spagna e in Germania sono collaudati e andrebbero bene. A proposito dell'eventualità di un referendum abrogativo dell'attuale legge, l'on. Lanzillotta si è dichiarata contraria in quanto, utilizzando la tecnica del 'ritaglio', lo strumento della consultazione popolare produrrebbe come risultato una situazione peggiore di quella in vigore attualmente.(ANSA).
    

Un seminario a Roma tra i paesi che hanno compiuto le esperienze più interessanti in termini di decentramento e federalismo, tra cui Gran Bretagna, Spagna, Francia e Italia, per una riflessione su questi temi: è stato questo uno dei temi della due giorni londinese del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali Linda Lanzillotta, che oltre ad incontrare numerose controparti britanniche per scambi di opinione e confronto di strategie per il decentramento ha anche tenuto una conferenza alla London School of Economics e un incontro al Business Club Italia.

"E' un viaggio - spiega il ministro - a un tempo istituzionale e politico. Innanzitutto, per capire lo stato della devoluzione in Gran Bretagna, vedere esattamente cosa succede, la percezione che la gente ha del decentramento, in Scozia e Galles. Ho trovato molto interesse in Gran Bretagna per la nostra esperienza in questo settore, in particolare, su come ottenere maggior efficienza finanziaria, sulla base della nostra esperienza degli anni 90".

"Poi, dal punto di vista politico, come presidente di Glocus, ho cercato di sviluppare maggiori rapporti con i think tank a Londra, non solo con quelli progressisti, ma anche quelli di area liberale, per discutere di un'agenda riformista". Il ministro ha quindi tenuto la conferenza alla Lse sul tema "Storia ed evoluzione del federalismo italiano", registrando anche qui grande interesse per il modello italiano. "In generale - ha notato - qui c'é molta attenzione a quel che succede in Italia. C'é scetticisimo, com'é noto, per la situazione finanziaria. Ed io ho cercato di spiegare che fermi restando i problemi strutturali, in pochi mesi il governo ha rimesso a posto i conti pubblici, e ora intende procedere a un'azione strutturale per lo sviluppo e la crescita, rappresentata in particolare dalle liberalizzazioni", per le quali, dice Lanzillotta, "occorre cambiare la cultura dell'opinione pubblica, facendo capire che la protezione dei consumatori è una politica progressista. E il messaggio sta passando, grazie alla popolarità delle liberalizzazioni".

Infine, continuando nel confronto fra le esperienze britanniche e quelle italiane, il ministro fa una riflessione sulle grandi opere, e i problemi che spesso incontrano a livello locale: "Nel programma del centrosinistra c'é il passaggio delle grandi infrastrutture allo Stato, una cosa che condivideva anche il centrodestra. Occorre trovare dei meccanismi che permettano la prevalenza dell'interesse generale; procedure chiare, che consentano a tutti di esprimersi, ma con un luogo dove alla fine si decida. Certo, l'Italia è un Paese densamente popolato, con molte montagne, un Paese delicato. Stiamo pensando, le cose non sono ancora mature, ma si tratta di costruire un percorso per arrivare a decisioni in modo trasparente". (ANSA).