"Borsa: Quarta in Europa per volumi scambi" - Dott S. Preda
Un mercato in crescita vertiginosa che conquista la quarta posizione in Europa in termini di volumi di scambi e il secondo posto in termini di transazioni di derivati azionari, nel primo trimestre di quest'anno. Questa e' l'immagine della Borsa italiana, presentata oggi alla comunita' finanziaria londinese da Stefano Preda, presidente della Borsa Spa.
Parlando ad un convegno organizzato dal Business Club Italia, Preda ha sottolineato come ''i primi mesi del 98 abbiano visto una fortissima crescita dei volumi negoziati, in un trend di continua crescita di corsi azionari che, anche dopo la correzione di fine aprile, vede il Mib storico in crescita del 34 per cento, rispetto a fine 97.''
Nel periodo gennaio-marzo, gli scambi presso la borsa milanese sono ammontati a 126.708 milioni di ecu - facendo guadagnare al mercato italiano il quarto posto in Europa, dopo Londra (593.971 milioni di ecu), Deutsche Borse(317.691 milioni) e la borsa svizzera (172.155 milioni). Insieme alle transazioni ''e' cresciuta - ha detto Preda - anche la quota derivante dall'operativita' degli investitori esteri'' (quasi il 50 per cento)- che alla fine del 97 muovevano oltre 45 mila miliardi di lire.
Il presidente della Borsa Spa ha anche osservato come si stia creando ''un circolo virtuoso'', grazie alla presenza di numerosi fattori positivi, tra cui forti flussi di liquidita', un buon quadro macroeconomico, la nuova corporate governance e il crescente interesse di aziende a quotarsi in borsa.
Ma, per consolidare la sua posizione in Europa la borsa italiana deve percorre ancora parecchia strada. Gli obiettivi che la nuova Borsa si prefigge includono l'accrescimento del numero delle societa' quotate e l'incremento dell'efficienza, della liquidita', della trasparenza e della competitivita' del mercato per investitori e intermediari. A tal fine, la BOrsa Spa ha avviato un piano per razionalizzare l'architettura dei mercati finanziari (il primo passo e' stata l'acquisizione del MIF), ha introdotto un nuovo regolamento (che, tra l'altro, disegna un quadro molto flessibile aperto alla quotazione di nuove imprese) e ha definito la politica di pricing per gli emittenti. Intervenendo allo stesso convegno Kevin Tempestini, responsabile mercati azionari presso il Credito Italiano, ha detto che la Borsa italiana non va considerata come mercato a se' stante, ma piuttosto come parte dei mercati finanziari d'Europa. Bisognera' vedere - ha aggiunto - quale sara' lo spazio che la Borsa sapra' conquistarsi in Europa.(ANSA).