Incontro/dibattito con l'On.le Irene Pivetti "La situazione politica italiana e la riforma costituzionale."
In Italia la questione della riforma costituzionale rimane centrale e l'approccio federale rimane quello che molti cercano, secondo l'Onorevole Irene Pivetti, per uscire dalla crisi e arrivare in Europa, come dimostrano le numerose adesioni al movimento spontaneo di Italia Federale.
Un movimento che "non ho scelto di creare" ha precisato Pivetti, un movimento " nato da solo - sul montare delle testimonianze di solidarietà e di sostegno a una forza" tesa a una riforma dello Stato decentralizzato che "garantisca i soggetti più deboli e i bisogni primari" dando autonomia agli enti locali e a tutti i "corpi sociali del territorio".
Solo alle prossime amministrative, ha osservato l'Onorevole, si saprà se questo movimento è un "atto di vanità della Pivetti" o una realtà voluta da molti per rispondere alla crisi come il Presidente del Consiglio Romano Prodi non sembra capace di fare. "Per mancanza di carattere", ha aggiunto, come prova il tentativo di "svendere la dignità del Paese" quando ha cercato di fare cordata con il Premier spagnolo José Maria Aznar per ritardare l'adesione all'integrazione europea. Un atto che rivela la "politica distruttiva" del Governo riflessa in una finanziaria che "non produrrà i risultati dichiarati" sempre più necessari proprio per entrare in Europa.
Per la riforma costituzonale, che deve "anteporre quella dello Stato a quella del Governo", l'On.le Pivetti propone il ricorso a "ogni strumento possibile", dal Referendum all'Assemblea Costituente, a una nuova Commisione Bicamerale, anche se quest'ultima difficilmente potrebbe dimostrarsi efficiente, come indicano i casi precedenti.
Fra le norme da rivedere, stando all'On.le Pivetti ci sono anche quelle destinate a permettere il voto degli italiani all'estero "purchè paghino le tasse in Italia".
(ANSA)