"Lavoro, La disoccupazione si batte investendo" - Prof Franco Modigliani

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MODIGLIANI, DISOCCUPAZIONE SI BATTE INVESTENDO

La disoccupazione a due cifre nel mondo attuale compare solo nell'area dell'euro, e cio' secondo il premio Nobel per l'Economia Franco Modigliani si spiega con la politica monetaria e fiscale uniforme dei Paesi che hanno deciso di partecipare alla prima fase.

Modigliani, parlando a Londra ad un gruppo di esperti economici italiani riuniti nel 'Business Club Italia', si e' detto convinto che in Europa manca soprattutto la domanda di lavoro da parte delle imprese, a causa degli investimenti sempre minori dal 1973 in poi. Alla continua diminuzione dei posti di lavoro ha fatto riscontro una eccessiva protezione degli 'insiders', di quelli che sono dentro al sistema come occupati o come cassintegrati, mentre a chi e' fuori, soprattutto ai giovani, non va nulla.

L'economista ha attribuito molte responsabilita' di questa situazione nell'Europa avviata a unificare le sue monete alla politica monetaria seguita dalla Bundesbank (''che fa da Banca centrale europea 'de facto' da lungo tempo'') Alla Bundesbank e ai Paesi che la seguono Modigliani ha rimproverato di portare avanti una politica di grande attenzione all'inflazione, senza nessun interesse al prezzo in termini di disoccupazione che cosi' si paga. E di prestare troppa attenzione al 'prestigio' della propria condizione, per avere una moneta forte (marco o euro che sia).

Modigliani invece consiglia un euro debole, perlomeno piu' debole del dollaro, per favorire le esportazioni, quindi l'occupazione. Per il futuro, comunque, il premio Nobel non vede molte possibilita' di miglioramento, visto che attraverso i trattati di Maastricht i Paesi partecipanti all'euro hanno rinunciato in pratica a una politica monetaria e fiscale autonoma, e sono cosi' rimasti senza strumenti propri. Secondo Modigliani, Francia e Italia hanno accettato di entrare in queste condizioni nell'unione monetaria perche' solo cosi' sara' loro possibile liberarsi della Germania, che come banca centrale europea non ha funzionato, e darsi una nuova banca centrale unica.

Per concludere, l'economista ha lanciato un appello ai Paesi europei: ''avete fatto un grande sforzo per raggiungere varie convergenze, fatene ora un'altro per convergere nel dare un'anima all'euro, e con una adeguata politica monetaria e di investimenti potrete ridurre in cinque anni l'attuale livello di disoccupazione dall'11% di media a circa il 6%''. Anche a Londra Modigliani ha ribadito l'intenzione di lanciare un 'Manifesto della disoccupazione' con proposte di vari economisti (una decina) sugli strumenti migliori per combattere questo male. (ANSA).