"L'Italia: un'economia bloccata, come farla ripartire " - On. Silvio Berlusconi

-
Relatori
Descrizione

'Temo, ed ho parlato con Solana tre giorni fa, che il ricorso a truppe di terra sia necessario, si imponga. E allora sara' guerra vera e atroce''. La guerra nel Kosovo, la necessita' di una piena fedelta' degli alleati da parte dell'Italia, sono stati alcuni dei temi affrontati da Silvio Berlusconi nella sua conferenza davanti agli opeatori economici italiani a Londra nell'incontro organizzato dal Business Club Italia. Da parte del leader del Polo non sono comunque mancati rilievi critici all'azione decisa contro Milosevic perche' questa guerra si e' rivelata ''piu' difficile del previsto e dall'esito imprevedibile'. Insomma si e' trattato di una decisione presa forse ''con un po' di superficialita'. Ma cio' non toglie che l'Italia deve rimanere comunque fedele agli alleati e, se sara' necessario, partecipare pienamente all'azione di terra: ''Non so se dobbiamo parteciparvi. Mi augurerei di no, ma non bisogna dare spazio a ipocrisie. Essere coinvolti fino ad un certo punto ed oltre dire no, far finta di non considerarci in guerra con la Serbia''. E in questa critica, il leader del Polo coinvolge anche la decisione di tenere aperta l'ambasciata a Belgrado vista l'impossibilita' a trattare con Milosevic: ''Se in Italia una procura chiede per Andreotti 15 anni, per Milosevic che e' considerato colpevole di crimini di guerra e contro l'umanita' non basterebbe allora l'eternita'. Come possiamo trattare con costui?'' ''Interessanti, o forse interessate''. Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa seguita all'incontro con gli operatori italiani a Londra riuniti nel Businnes club Italia, risponde cosi' a chi gli chiede come giudica le ''aperture'' di Bossi nei confronti suoi e di Forza Italia. ''Interessanti'', e' la prima, lapidaria risposta. Poi un giornalista gli chiede: interessanti o interessate? ''Interessate'', replica il leader del Polo.

''Voglio tornare al Governo del Paese'': Silvio Berlusconi, nella conferenza a Londra con il Business Club Italia, si mostra ottimista su un ritorno alla guida dell'Italia del centro-destra. A confortarlo sono gli ultimi sondaggi, vecchi solo di 24 ore: ''Noi siamo al 47% conteggiando chi risponde ai sondaggi. Il centro-sinistra e' al 36,7%, la Lega Nord al 5,6%, il Prc al 7,2%. In piu' c'e' la Liga Veneta che ha lo 0,4% che pero' significa un 8-10% nel solo Veneto, quanto basta per recuperare molti seggi''. Per Berlusconi, c'e' tanto da rivedere nell'organizzazione dello Stato, in tutti i settori. E Forza Italia ha gia' le sue proposte, pronte per il prossimo programma elettorale, con molti punti ''qualificanti'' che pero' non intende ancora svelare. La formula, comunque, e' sempre la stessa: meno Stato, meno tasse, meno sprechi nella spesa pubblica, piu' flessibilita' nel lavoro. Una ricetta con la quale, assicura il leader del Polo, ''si puo' dimezzare la disoccupazione in cinque anni''. E stavolta il Polo ''sara' in grado di affrontare il Palazzo e le sue congiure'', non sara' piu' facile bersaglio di ''un colpo di mano politico-giudiziario''. Perche' l'Italia, afferma, e' oggi ''una democrazia minore, ferita''. ''Si', ieri ho parlato con Pierferdinando Casini. Con Gianfranco no, non ci siamo trovati''. Silvio Berlusconi, appena arrivato a Londra, accompagna con un gesto delle mani, come di due auto che si incrociano su corsie parallele. ''Comunque - prosegue - tra noi non ci sono problemi. I nostri dissidi fanno ridere se confrontati a quelli di altri che invece fanno piangere''. E' un Berlusconi sorridente e allegro quello che arriva, ancora in tuta e giubbino scuro scamosciato, nell'albergo dove ad attenderlo c'e' il presidente Buninnes club Italia che stamattina lo avra' ospite per un dibattito. Prima, pero', scambia qualche parola con i giornalisti, gettando acqua sul fuoco della polemica interna al Polo. Ma fa anche capire di non ritenersi in torto per l'atteggiamento tenuto sul referendum. ''Io - spiega - sono sempre stato corretto con loro, per amor di Polo, fino all'ultimo li ho avvertiti. Sono loro che mi ci hanno trascinato dentro. Quindi semmai ora tocca a loro...''. Anche questa frase rimane in sospeso. La visita londinese di Berlusconi prevede anche un incontro con l'ex lady di ferro Margaret Thatcher e poi con i leader dell'opposizione Hague e Howard.

''Io sono ancora convinto che il doppio turno di coalizione sia una buona soluzione. E' la prima che mettiamo sul tavolo'': Silvio Berlusconi, durante la conferenza al Business club Italia e poi in una successiva conferenza stampa a Londra, rilancia la proposta uscita dalla famosa cena a casa Letta. Ma mette sul tavolo anche l'ipotesi di una proporzionale alla tedesca di cui sono autori Urbani e Tremonti, presente, quest'ultimo, anche lui alla trasferta britannica del leader del Polo. Quello su cui insiste soprattutto Berlusconi e' pero' che la materia si affronti con ''serenita''', senza ''guerre di religione'', senza ''scannarsi'', in quanto la nuova legge elettorale deve essere fatta a ''larga maggioranza'' tanto piu' che i tempi ''non sono stretti'' perche' il problema non e' la ''tecnica'' ma il fine che si vuole raggiungere. E il fine, per il leader del Polo, deve essere la conferma del bipolarismo, la governabilita', norme ''anti-broglio'' (ricorrendo al voto elettronico) e soluzioni per evitare ribaltoni. Un discorso, quello del presidente ''azzurro'', che non prescinde dal giudizio negativo nei riguardi della legge che sarebbe scaturica dal referendum. Una risposta agli alleati del Polo, ma anche a Massimo D'Alema che lo ha accusato di essere saltato all'ultimo momento sul carro dei vincitori.(ANSA).