PROF FRANCESCO CESARINI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI BORSA
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Relatori
Descrizione
"Riforma del mercato finanziario italiano e la privatizazzione della Borsa"Prof Francesco CesariniPresidente, Consiglio di BorsaDr Gianpietro NattinoConsigliere, Consiglio di BorsaStefano MazzolaStrategist, IMI SigecoKevin TempestiniStrategist, Salomon BrothersIl Prof Francesco Cesarini nel presentare per la prima volta all'estero i cambiamenti che attendono la Borsa, se il Governo approverà la prevista riforma dei mercati, ha dichiaratto che l'obiettivo è quello di sviluppare e internazionalizzare il mercato alle dimensioni e al grado di apertura della economia italiana.
"La potenzialità per il suo svilippo ci sono e cercheremo di sfruttale a pieno" ha aggiunto sottolineando come, grazie al rinnovamento avviato nel 1991 che ha già portato a "una situazione soddisfacente " e l'attesa riforma che sancirà la fine del monopolio dei mercati esistenti e della loro natura pubblica e l'adozione di un modello di autoregolamentazione vigilata "è una sfida che la nuova architettura del mercato ci consente di cogliere".
Il Presidente della Borsa ha poi indicato i fattori in grado di avviare il circolo virtuoso della crescita del mercato: la privatizzazioni e l'elevato numero di imprese che presentano caratteristiche di quotabilità per l'offerta, l'avvio dell'operatività dei fondi pensione per la domanda e infine l'effetto positivo che l'ingresso diretto in Borsa delle banche avrà su entrambi i fronti.
Soffermandosi sulla privatizzazione, il Prof Cesarini si è detto convinto che "la presenza di un nuovo gruppo di grandi imprese diversificate per settore e ben gestite, concorrerà alla crescita di un interesse stabile da parte degli investitori esteri e nazionali nei confronti della Borsa".
Quanto ai fondi pensioni di prossima attivazione, li ha definiti "un decisivo fattore di innovazione della modalità di investimento delle famiglie, la cui ricchezza, ha detto, risulta in un confronto internazionale molto poco orientata agli investitori istituzionali (l'11,5% delle attività finanziarie contro il 28% della Francias, Germania e Giappione, il 38% degli Stati Uniti e il 55% della Gran Bretagna).
Il Presidente del Consiglio di Borsa ha infine sottolineato la necessità di trovare una soluzione dei titoli "sottili" che hanno perso la capacità di attirare gli investitori e di agire nel settore dei derivati con nuovi strumenti e trasformare la Borsa in un organismo più focalizzato a fare del mercato dei titoli uno strumento di lavoro che un business efficiente.
(ANSA)
"La potenzialità per il suo svilippo ci sono e cercheremo di sfruttale a pieno" ha aggiunto sottolineando come, grazie al rinnovamento avviato nel 1991 che ha già portato a "una situazione soddisfacente " e l'attesa riforma che sancirà la fine del monopolio dei mercati esistenti e della loro natura pubblica e l'adozione di un modello di autoregolamentazione vigilata "è una sfida che la nuova architettura del mercato ci consente di cogliere".
Il Presidente della Borsa ha poi indicato i fattori in grado di avviare il circolo virtuoso della crescita del mercato: la privatizzazioni e l'elevato numero di imprese che presentano caratteristiche di quotabilità per l'offerta, l'avvio dell'operatività dei fondi pensione per la domanda e infine l'effetto positivo che l'ingresso diretto in Borsa delle banche avrà su entrambi i fronti.
Soffermandosi sulla privatizzazione, il Prof Cesarini si è detto convinto che "la presenza di un nuovo gruppo di grandi imprese diversificate per settore e ben gestite, concorrerà alla crescita di un interesse stabile da parte degli investitori esteri e nazionali nei confronti della Borsa".
Quanto ai fondi pensioni di prossima attivazione, li ha definiti "un decisivo fattore di innovazione della modalità di investimento delle famiglie, la cui ricchezza, ha detto, risulta in un confronto internazionale molto poco orientata agli investitori istituzionali (l'11,5% delle attività finanziarie contro il 28% della Francias, Germania e Giappione, il 38% degli Stati Uniti e il 55% della Gran Bretagna).
Il Presidente del Consiglio di Borsa ha infine sottolineato la necessità di trovare una soluzione dei titoli "sottili" che hanno perso la capacità di attirare gli investitori e di agire nel settore dei derivati con nuovi strumenti e trasformare la Borsa in un organismo più focalizzato a fare del mercato dei titoli uno strumento di lavoro che un business efficiente.
(ANSA)