"Tavola Rotonda" con la partecipazone del Prof Franco Modigliani, del Dott Corrado Passera e dell'Economista Giorgio Radaelli Tema: "Maastricht, Europe, Italy"

-
Descrizione

LONDRA, 21 MAR - La Germania e' una "ricattatrice: non ha mai avuto intenzione di entrare in Europa ed adesso minaccia di rovinare tutto il progetto". Franco Modigliani, premio Nobel per l'economia ha oggi sparato a zero contro i tedeschi: durante un incontro con gli operatori della City organizzato dal 'Business Club Italia', ha sottolineato che "l'Europa si deve fare. Meglio con la Germania, ma bene anche senza". La Bundesbank, secondo Modigliani, non puo' sopportare l'idea di perdere il ruolo di banca centrale d'Europa, che ricopre dalla fine degli anni 70 e che esercita fissando parametri "senza senso". "Chiunque si intenda di economia sa che il rapporto tra debito e prodotto interno lordo non si puo' ridurre piu' dell'1% annuo". Perche' quindi stabilire un limite massimo del 3%? "Bastava dire: vogliamo l'Europa ma non l'Italia". L'adesione della Penisola, infatti, sarebbe uno dei principali timori della Germania e Theo Waigel, ministro della finanza tedesco, per Modigliani sta "intenzionalmente boicottando l'Italia". In Europa, la Bundesbank ha fatto danni enormi: "il suo unico merito - ha scherzato il professore - e' quello di aver allineato il tasso di disoccupazione italiano con quello degli altri paesi, alzando la media europea a circa il 12%.

Un'Europa senza Germania, invece, porterebbe ad una banca centrale il cui interesse e' quello di salvaguardare i paesi membri, ha sottolineato Modigliani, ed e' quindi "l'unica speranza di salvezza". Per il premio Nobel, l'Italia ha gravi problemi ma l'economia non e' uno di questi, soprattutto se l'inflazione continuera' a scendere. Il sistema sociale, invece, e la legislazione "sono antiquati". Troppe le leggi e poco il rispetto: "questo apre la strada al 'furbismo' ed alla corruzione". Intervenendo al dibattito, Corrado Passera, direttore generale del Banco Ambrosiano Veneto, ha ricordato le difficolta' di mantenere i parametri di Maastricht, una volta raggiunti. Il paese "deve crescere, ma diventando competitivo", e non aggravando problemi esistenti. Nella Penisola,secondo Passera, "la tassazione e' eccessiva, mancano societa' leader nel mondo, il costo del lavoro non e' competitivo, il mercato del lavoro non e' flessibile". La forza dell'Italia sono le piccole-medie imprese, ma perche' vengono tassate piu' della media europea? "Servono agevolazioni, soprattutto per chi assume dove la disoccupazione e' alta", meno burocrazia, piu' apertura del mercato. Altro punto fondamentale, il welfare state. Va ristrutturato e reso piu' efficiente ma assolutamente non abolito: "e' la pietra miliare della nostra societa".

Franco Modigliani, premio Nobel per l'economia, oggi a Londra in un incontro con gli operatori della City organizzato dal 'Business Club Italia', ha lodato l'attivita' del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio. Modigliani ha definito Fazio 'un economista molto valido' e lo ha ricordato anche quando ha detto che "l'Italia ha gravi problemi ma l'economia non e' uno di questi, soprattutto se l'inflazione continuera' a scendere". "Come governatore europeo vedrei bene Fazio - ha detto scherzando il premio Nobel a proposito di chi dovrebbe guidare la futura Banca centrale europea - oppure il danes." (ANSA)